Si scrive serie B, si legge spettacolo. Da sempre il campionato cadetto di Subbuteo è quello che regala le incertezze e le emozioni maggiori e sarà così anche sabato 18 e domenica 19 a San Benedetto del Tronto, centro federale della Fisct, che ospiterà il girone di ritorno.
Alzi la mano chi solo lontanamente può ritenersi in grado di fare un pronostico senza il timore di sbagliare. Chi tirà su la zampa, non può che essere un presuntuoso. Del resto chi se l'aspettava una classifica così al termine del girone ascendente della cadetteria?
La classifica al termine della prima fase del campionato
Soltanto quattro punti separano la prima della classe, il Catania (22), dalla sesta in classifica, la Leonessa Brescia (18). Se si fa uno sforzo e si allunga l'orizzonte fino ai sette punti di distacco, tutto sommato colmabili, arriviamo a conteggiare ben nove formazioni. Significa non solo che il campionato è apertissimo e molto equilibrato, ma che tre quarti delle squadre in gara possono ancora coltivare sogni di gloria. Mettetela come vi pare, ma ha tanto il sapore del torneo a squadre di Subbuteo più bello del mondo. E forse di sempre.
L'adesivo ufficiale dei campionati italiani a squadre
Per una volta, però, cominciamo dal basso. Da chi rischia di sprofondare in serie C. In fondo alla classifica c'è la volenterosa formazione dei Lugo Roosters. All'andata soltanto tre punti, frutto del successo (2-0) contro Genova, diretta concorrente per una difficile salvezza. Attenzione a non leggere il dato con superficialità, però. Delle 10 sconfitte subite, sei sono state di misura. Significa che con un pizzico di cattiveria in più e quella fortuna mancata a novembre, il raccolto stavolta può essere diverso. Conti e compagni sanno che fare tabelle non servirebbe a niente: sono attesi da 11 finali. Lo stesso identico discorso va fatto per il Genova, capace di mettere insieme 5 punti pur perdendo con i Rooster. Sono ben otto le lunghezze che separano la squadra ligure dalla posizione numero 10, ma la voglia di lottare non sembra scalfita dal deludente girone novembrino. Queste due squadre saranno altrettante vere e proprie mine vaganti. Al terzultimo posto c'è Serenissima Mestre (13 punti). Per la Bellotto band va fatto un discorso diverso. Sulla carta la formazione è attrezzata per un campionato di ben altro spessore. All'andata qualcosa non è andato per il verso giusto e qualche elemento è sembrato un po' indietro con la preparazione, ma sono trascorsi cinque mesi e sicuramente i serenissimi si presenteranno con un'altra mentalità e un'altra voglia all'appuntamento rivierasco. E' poco, ma sicuro.Il manifesto e la locandina dei campionati italiani a squadre
Risalendo, a quota 15, troviamo Master Sanremo e Sessana. La squadra di Gianfranco Calonico per valore tecnico ed esperienza non ha nulla da invidiare ad alcuna delle altre undici formazioni cadette. Purtroppo è sempre alle prese con alti e bassi che ne condizionano il rendimento. Stavolta non ha niente da perdere: deve solo provarci. E questa potrebbe essere l'arma vincente. In fondo il secondo posto è ad appena cinque lunghezze. La Sessana sembra voler puntare a mettere velocemente insieme i punti necessari per la salvezza, ma anche in questo caso basta scorrere la rosa della formazione campana per rendersi conto del valore assoluto dei suoi giocatori. Non si porrà limiti.
A 17 spuntano i cinghiali di Maremma. Il Grosseto ha disputato un ottimo girone ascendente e soltanto per una serie di circostanze non favorevoli non è un paio di gradini sopra. I biancorossi hanno proprio nella compattezza di squadra l'arma migliore. Anche loro cercheranno di mettere al più presto nel carniere i successi necessari per garantirsi la permanenza in cadetteria, ma poi non si negheranno sogni di gloria. Brescia (18) e Virtus 4 Strade Rieti (19) sono due delle squadre veterane della cadetteria. La Leonessa d'Italia è veramente formazione imprevedibile, capace di filotti da favola ma anche di brutti blackout. La prima parte del torneo è stata ottima e ripetersi significherebbe arrivare proprio ad un passo dalla lotta per salire. Per la serie A serve qualcosina di più, tenendo comunque ben presente la situazione che verrà a determinarsi dietro. La Virtus di Mauro Salvati, per organico ed esperienza, ha tutte le carte in regola per giocarsi uno dei tre posti per il Paradiso fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata. I reatini sono abituati alla battaglia e in passato l'hanno già spuntata al fotofinish. Ci proveranno ancora.
Eccoci al terzetto delle seconde. Warriors Torino, Celeste Stabiae e Lazio. Per motivi diversi, nessuno avrebbe pronosticato che al termine del girone di andata questi tre club sarebbero stati appaiati nella posizione d'onore, a venti punti. I Warriors hanno vinto solo 5 partite su 11, ma attenzione sono la squadra meno battuta dell'intero campionato (una sola sconfitta, con la capolista Catania) e anche quella con la miglior differenza incontri. Dati che parlano chiaro. Ai piemontesi non manca di certo l'abitudine a vincere, devono solo trovare serenità e scrollarsi di dosso l'etichetta dei superfavoriti. La Real Celeste è una corazzata costruita appositamente per vincere. Si presenta ai nastri di partenza con i fratelli Esposito in grande forma e una grande voglia di raggiungere le tre sorelline campane della serie A (Eagles, Salernitana, Napoli Fighters). La Lazio è stata la splendida sopresa del girone di andata. Il giusto mix di esperienza ed esuberanza a questi livelli può fare la differenza, saranno importantissime la tenuta mentale e la capacità di arginare la paura di volare, quest'ultima può sempre giocare brutti scherzi, anche se i biancazzurri ormai sono abituati a lottare per traguardi che contano.
Siamo arrivati in cima alla piramide. A 22 punti ecco che spunta l'elefantino di Sicilia. Il Catania ha in mano l'occasione della vita. Il sogno di riportare l'isola nella massima divisione subbuteistica nazionale è concreto. Le lunghezze di vantaggio sulle dirette inseguitrici sono soltanto due, ma la squadra vista nel girone di andata, quella capace di giocare con il piede sempre ben piantato sull'acceleratore e di collezionare sette successi, ha tutti i numeri in ordine per ripetersi e salutare con la manina bene aperta. Intendiamoci, anche in questo caso vale in discorso delle vertigini, dei nervi saldi e chi più ne ha più ne metta, ma l'occasione è ghiottissima e i tempi sembrano finalmente maturi.
L'intervista a capitan Guzzetta (Catania) al termine del girone di andata
Ecco. Ditelo voi adesso se non è il campionato più bello del mondo. Oh, sia chiaro. E' un'analisi fatta di numeri e sensazioni, di pensieri in libertà, al netto di quelle che potrebbero essere assenze individuali dell'ultima ora, cali di forma, rendimenti miracolosi. E l'elenco potrebbe continuare. Quello che è certo è che senza alcuna ombra di dubbio, domenica sera ci ritroveremo a raccontare una storia che, qualunque sia la fine, non ci avrà deluso.