• Home
  • Rss
  • Serie A: Fiamme a un passo dal sogno. Dietro è battaglia

Serie A: Fiamme a un passo dal sogno. Dietro è battaglia

di Carlo Alessandrini

PB220276
Le Fiamme Azzurre sognano il primo tricolore
Giochi ancora apertissimi nel campionato di Serie A di Subbuteo calcio da tavolo che sabato 16 e domenica 17 aprile vivrà il girone di ritorno nel centro federale di San Benedetto del Tronto. La fase ascendente, disputata lo scorso novembre, ha dato indicazioni importanti sui valori delle squadre, ma sia in testa che in coda c'è ancora tanto da dire.

Nella prima parte del campionato, infatti, i romani delle Fiamme Azzurre hanno recitato il ruolo dei protagonisti assoluti. Le undici vittorie su altrettanti incontri disputati rappresentano una seria ipoteca sul titolo che sarebbe il primo per la squadra di Carmine Napolitano. I laziali arrivano all'appuntamento caricati a mille e decisi a cucirsi lo scudetto sul petto. Sanno, però, che nessuno è disposto a mollare di un centimetro, a partire dai F.lli Bari di Reggio Emilia che si erano presentati a questo campionato come favoriti assoluti e si ritrovano invece ad inseguire a cinque punti. Men che meno si pensi che abbiano già alzato bandiera bianca i Black&Blue Pisa. E' vero che inseguono staccati di otto lunghezze, ma è altrettanto vero che anche i toscani possono infliare un filotto magico come è riuscito all'andata alle Fiamme e riportarsi in corsa. Non sembrano esserci altri pretendenti nella corsa per il titolo.

Il punto al termine del girone di andata

Undici punti sono un distacco quasi impossibile da colmare per gli Eagles Napoli, stesso discorso per Perugia (a 14). Verosimilmente queste ultime due squadre possono inseguire il podio. Ma non sarà facile. Proprio Perugia, a quota 19, fa da spartiacque rispetto alle squadre che lottano per non retrocedere. Quella che è messa meglio è Bologna. Non solo perché le tigri vantano una migliore classifica (14 punti), ma perché oggettivamente la rosa emiliana sembra meglio assortita rispetto alle altre pericolanti. Lo Stella Artois Milano (12), di contro, è stato protagonista di un buon girone di ritorno. Mai retrocesso in cadetteria, difenderà con le unghia e con i denti questo invidiabile primato, nella consapevolezza del suo blasone e di una rosa che ha tutte le carte in regola per tirarsi fuori dai guai.

Continuando la discesa verso il basso, a quota 11 c'è la Salernitana. La formazione di Enzino Nappa nella scorsa stagione si rivelò l'autentica sorpresa del campionato, all'andata ha sofferto leggermente più del previsto, nonostante ciò ha messo insieme un bottino di punti che le consente di affrontare il ritorno con fiducia. Se il campionato finisse oggi sarebbe salva. L'Ascoli, invece, sarebbe costretto all'ennesimo drammatico spareggio play-off visto che i bianconeri sono quart'ultimi (10). La squadra marchigiana punterà sulle armi di sempre: massima compattezza, grinta e un pizzico di spregiudicatezza. Altre strade, del resto, i piceni non ne conoscono. Basta cambiare il soggetto ed ecco che il concetto è chiaramente valido anche per i Warriors Torino. A sole quattro lunghezze dagli ascolani e a cinque dalla Salernitana, Paolino Finardi e soci sanno perfettamente che basta imbroccare due partite per tornare sotto. Anche in questo caso le carte sono in regola, decisivo sarà giocare quelle giuste. Per il Master Sanremo l'impatto con la Serie A è stato più duro del previsto e all'andata i liguri hanno faticato molto. Sono però riusciti a mettere in cascina una manciata di punti che consente loro di continuare a sperare. Devono cambiare marcia se vogliono lottare per la permanenza in massima divisione, le qualità tecniche non mancano e senza dubbio stavolta anche l'approccio sarà molto diverso.

Più complicato il discorso per la Virtus 4 Strade Rieti. L'unico punto ottenuto nella fase ascendente del torneo, costringerà i laziali a giocare quasi un campionato a parte. Il loro obiettivo, probabilmente, sarà agguantare il terz'ultimo posto per poi giocarsi tutto allo spareggio. L'impresa può essere senza dubbio tentata perché il gruppo capitanato da Mauro Salvati non ha certo nulla da invidiare alle altre cinque squadra in lotta per restare nel paradiso mondiale del calcio da tavolo.  

StampaEmail