• Home
  • Rss
  • Mondiali Calcio Tavolo 2018: l'intervista a Paolo Finardi, Presidente Fisct

Mondiali Calcio Tavolo 2018: l'intervista a Paolo Finardi, Presidente Fisct

paolo finardi.350x350
Paolo Finardi, Presidente della Fisct

 

A Gibilterra, l'1 e il 2 settembre, l'evento più atteso per gli appassionati di Calcio Tavolo: in quei giorni, infatti, vedremo la Nazionale Italiana disputare i tanto attesi Mondiali. Dopo aver fatto due chiacchiere con Alfredo Palmieri, che si occupa di selezionare i giocatori della Nazionale Italiana delle categorie under 12,15, 19 e di quella femminile (qui l'intervista), abbiamo intervistato Paolo Finardi, il Presidente della Federazione Italiana Sportiva Calcio Tavolo. Eletto da pochi mesi, Finardi ricorda a tutti i giocatori che avranno l'onore, e l'onere, di indossare la maglia azzurra "rimanete concentrati sin dalla prima partita, date il massimo e rispettate la maglia che indossate. Quando si gioca per la Nazionale si gioca tutti con la stessa identica maglia, cambia solo la taglia!”

Ci siamo. Manca poco ai Mondiali di Calcio Tavolo-Subbuteo. Dove eravamo rimasti...vuole farci una panoramica dei risultati che la Nazionale Italiana ha raggiunto lo scorso anno?

“Lo scorso anno abbiamo vinto 8 titoli dei 12 in palio, a Squadre 5 vittorie su 6 e solo la Nazionale Femminile ha perso ai rigori, un vero peccato. Nell’Individuale abbiamo vinto nell’Under 12, 15 e 19. E’ ora di riprendersi il titolo Open che ci sfugge ormai da qualche anno”.

E’ stato eletto da pochi mesi: su cosa, secondo lei, bisognerebbe lavorare per migliorare l’impostazione della Federazione ed in particolare della Nazionale Italiana?

“Sono passati poco più di 100 giorni dalle elezioni, ci siamo dati da fare e abbiamo lavorato tanto su tutti i fronti. C’è ancora tantissimo da fare, sul fronte della comunicazione, della giustizia sportiva, dei rapporti eps, della promozione e sviluppo giovani. Tutti questi sono alcuni dei temi su cui stiamo già lavorando. Per quanto riguarda la Nazionale Italiana sono molto dispiaciuto per le numerose defezioni, dobbiamo trovare il modo di rendere la maglia azzurra più appetibile, purtroppo per qualcuno i mondiali sono un torneo come un altro, una trasferta in più durante la stagione e la discutibile scelta della FISTF di disputarli a Gibilterra non ha certo aiutato”.

Parliamo dei Mondiali, ci racconti un po’ chi saranno i giocatori che avranno l’onore, e l’onere, di indossare la maglia azzurra...

“I giocatori che hanno l’onore di indossare la maglia azzurra sono coloro che hanno ottenuto i migliori risultati durante tutta la stagione agonistica passata, molti saranno al loro esordio e dovranno dimostrare con l’impegno e la disciplina di essersi meritati la convocazione”.

Qual è il punto di forza e il punto di debolezza della nostra Nazionale?

“Il punto di forza è che, a parte gli esordiente, i nostri portacolori hanno un’ esperienza a livello internazionale ottima, cosa di fondamentale importanza in manifestazioni sportive come quella dei Mondiali.  La debolezza può solo nascere dalla mancanza di concentrazione, è giusto essere consapevoli di essere i più forti ma bisogna anche ricordare sempre che gli avversari non vedono l’ora di batterci e quando ci affrontano tirano fuori il meglio di loro. Non dimentichiamoci le sconfitte subite da Austria e Spagna, rispettivamente nella categoria Open e Veteran, di qualche anno fa, quando sulla carta nessuno avrebbe scommesso su di loro”.

Tra le squadre di tutto il mondo, chi dovremo temere maggiormente?

“Belgio e Spagna sono da sempre le avversarie più temute, ma non dobbiamo sottovalutare neanche Malta e Austria. In particolare la Spagna Open scenderà in campo con 6 giocatori provenienti tutti dalla scuola murciana del maestro Granados: sono cresciuti insieme, sono affiatatissimi e molti di loro giocano o hanno giocato in Italia, ci conoscono benissimo”.

Alla luce degli scorsi Mondiali, quale consiglio si sente di dare a tutti i giocatori?

“Di rimanere concentrati sin dalla prima partita, di dare il massimo e di rispettare la maglia che si indossa ricordandosi che quando si gioca per la Nazionale si gioca tutti con la stessa identica maglia, cambia solo la taglia!”

Infine, un augurio...

“Auguro a tutti di riuscire a dare il meglio di sè. Ma permettetemi di chiudere con un augurio speciale per la Nazionale Femminile: portate a casa la Coppa del Mondo!”

di Rossella Fallico, Addetto stampa della Fisct

StampaEmail