Sono chiamate a confermare la loro leadership assoluta, le nazionali under italiane presenti ai prossimi mondiali di calcio da tavolo-subbuteo in Belgio. Da anni, infatti, i titoli iridati di categoria sono quasi sempre appannaggio degli azzurrini. Anche l’anno scorso, i tre team (strutturati all’interno di un progetto tecnico ben preciso, che prevedeva un selezionatore per ogni categoria, due stage all’anno e un lavoro mirato sui giovani – progetto che quest’anno non ha avuto seguito) hanno centrato l’obiettivo, sconfiggendo in finale, in tutti e tre i casi, le nazionali belghe. E’ dunque probabile che anche quest’anno gli avversari saranno i fiamminghi (gli unici, insieme all'Italia, a presentare ai Mondiali di San Benedetto, una nazionale in ogni categoria, e sempre molto attenti ai giovani, specie nell'under 19) che potranno però contare, questa volta, sul fattore casa. Difficile che qualcuno riesca a intromettersi nel duello italo-belga; le uniche insidie potranno forse venire dalla Spagna e dalla Francia. Le tre formazioni azzurre saranno guidate dai seguenti capitani: Carmine Napolitano (under 19), Alfredo Palmieri (under 15) e Daniele Calcagno (under 12). Un esordio per Napolitano e Calcagno, in questa veste; una conferma per Palmieri, da tempo nell'entourage delle nazionali under e l'anno scorso alla guida della nazionale femminile campione del mondo. Sei per squadra gli atleti convocati. Eccoli, uno per uno: Andrea e Matteo Ciccarelli e Marco Di Vito (Napoli Fighters), Claudio Panebianco (Catania), Paolo Zambello e Nicola Borgo (Pierce 14), nell’under 19; Claudio e Antonio La Torre (Messina), Leonardo Giudice (Livorno), Matteo Brillantino (Cremona), Riccardo Lazzari (Czech Subbuteo Team 2014) e Andrea Bolognino (Eagles Napoli), nell’under 15; Matteo Cammarata e Cristian Fricano (Pierce 14), Mattia Ferrante (Sessana), Riccardo Natoli (Messina), Giorgio Giudice e Francesco Tozzi (Livorno), nell’under 12. I 18 ragazzi, quasi tutti già avvezzi alle competizioni agonistiche internazionali, sono dunque chiamati a un nuovo en plein. Tutto il movimento tiferà per loro, nell’attesa che, dopo un anno di transizione, il board Fisct riavvii una progettualità ben strutturata, mirata allo sviluppo e al consolidamento del settore giovanile.