La serie A è tosta, roba seria, per menti guizzanti e cuori forti. Spesso piccoli particolari, il destino benevolo o crudele oppure imprevedibili casualità, hanno determinato gli esiti del campionato. Stavolta a condire e complicare lo scenario anche la rinnovata formula. Si deve fare i conti anche con il logorio: è una maratona interminabile, senza esclusione di colpi, ma quant'è stata entusiasmante! Specialmente in coda, dove almeno cinque-sei club hanno sofferto, per non retrocedere.
La storia del campionato italiano a squadre
In testa gli equilibri si sono spezzati circa a metà del girone di ritorno, quando il timoniere Saverio Bari ha mollato gli ormeggi e ha navigato a vista con la sua Reggiana verso l'Isola del Tricolore. Prima ha avuto a rimorchio le Fiamme Azzurre Roma, seconda al termine del girone d'andata, ma la flotta di capitan Carmine si è arenata tra le secche proprio nello scontro diretto. Da quel punto in poi sono usciti alla ribalta gli avversari più accreditati per il titolo di Campione d'Italia, Eagles Napoli e Black & Blue Pisa. F.lli Bari Reggio Emilia li ha tenuti sempre a debita distanza di sicurezza, veleggiando placidamente e mantenendo la barra a dritta fino alla conquista del titolo.
Lamberti era stato scaramantico: "Vincerà Pisa"
Con l'ampliamento del numero di team, passando da dieci a dodici, era prevedibile che ad un certo punto si formasse una sorta di limbo, un "mare della tranquillità" solcato per fortuna solamente da due squadre. Pierce 14 Monferrato si era messa al riparo da venti ostili già all'andata, l'obiettivo rimaneva il consolidamento del quinto posto, probabilmente utile per la qualificazione europea. A seguire i grifoni di Perugia, in affanno nella prima fase ma ai quali è bastato navigare di bolina dall'alto dalla loro incalcolabile esperienza e forza d'urto, per invertire la rotta e portarsi come prevedibile subito al sicuro.
Le foto di tutte le squadre che hanno partecipato al campionato
Dietro le acque si fanno torbide. La matricola Salernitana ha dato prova di carattere e è venuta fuori dalla bagarre con disarmante naturalezza. Destino opposto per il Cct Roma, appaiato al termine dell'andata ma fortemente rimaneggiato al ritorno. Troppo pesanti le assenze di alcuni fondamentali tasselli, la squadra capitolina ha beccato una bonaccia crudele e senza vento le vele non si gonfiano. Ad approfittarne i Bologna Tigers. Marinucci & co. avevano perso per strada pezzi importanti, le forze erano all'osso, ma quale migliore ricompensa per celebrare il quarantennale se non l'agognata salvezza?
Alle loro spalle si lotta contro spettri, sirene e miraggi angoscianti. Un plauso particolare va comunque reso agli "orange" dei Fighters Napoli. Il loro è l'esempio più commovente, più bello. Hanno combattuto sempre ad armi pari, forse con troppa adrenalina in corpo che ha a tratti offuscato la ragione. Sarà un arrivederci e questa retrocessione, siamo certi, non costituirà una sconfitta ma uno stimolo a crescere ancora di più. L'amaro calice dei playout lo bevono Stella Artois Milano e Ascoli. I meneghini che ne sanno di serie B? Sono l'unica squadra a non averci mai militato, nella storia. I padroni di casa hanno mancato ripetutamente occasioni per salvarsi addirittura in anticipo, gettate al vento o in pasto agli squali. Lo spareggio è una lotteria, un duello rusticano, leale e all'ultimo sangue. Anche per i bianconeri ascolani stessa considerazione fatta per i Fighters: siamo convinti sapranno trarre da questa cocente delusione gli stimoli per una pronta risalita o almeno per programmi ancora più ambiziosi.
Ma torniamo alla lotta per il primato. A poche miglia dal traguardo i reggiani s'inceppano, Napoli e Pisa ci credono ancora. Sarà la penultima giornata a decretare il quinto sigillo per l'invincibile armata F.lli Bari. Il sesto alla città di Reggio Emilia se si considera il titolo del '79 sotto un'altra sigla federale. Sul filo di lana Napoli sorpassa Pisa e si aggiudica il posto d'onore.
Risultati e classifica del campionato di Serie A
Ora la quiete dopo la tempesta. Si spengono le luci, si smorzano le esultanze, le imprecazioni alla mala sorte si affievoliscono, trascinandosi dietro gli ultimi echi dei se e dai ma... Allora tutti a bordo del magico veliero granata, spinti dalla brezza di primavera che avvolge gli attori, che ci hanno regalato sorrisi e lacrime. E se li porta via con sé.