Già partito il countdown e cresce l’attesa per la Coppa del Mondo edizione 2014 che si tiene in Belgio nella cittadina di Rochefort in questo primo fine settimana di settembre.
La truppa azzurra scalpita, desiderosa di difendere l’incetta di titoli conquistati l’anno scorso a Madrid, quando l’inno di Mameli è stato eseguito ben dieci volte su dodici a suggellare la presenza dei nostri sul gradino più alto del podio. Una cinquantina di rappresentanti, tra atleti, ct, capitani e dirigenti federali faranno parte della spedizione.
La manifestazione è articolata in tre giorni: si parte il 5 settembre con la cerimonia inaugurale e i sorteggi, si proseguirà nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 con le gare, per concludersi sempre domenica con le premiazioni e la cerimonia di chiusura. La parte sportiva è suddivisa in competizione individuale e “team event”, che si svolgeranno rispettivamente sabato e domenica.
Nell’evento individuale sei i titoli in palio: open, veteran, under 19, 15, 12 e ladies.
Italia a caccia naturalmente dell’en plein, anche se le insidie sono tante. Nell’open favorito d’obbligo il fuoriclasse spagnolo Flores, ma da tener d’occhio anche i belgi padroni di casa. Gli azzurri non disperano, potendo contare su un pokerissimo di giocatori tra i papabili.
Nel veteran regna l’incertezza, l’Italia ha dalla sua l’esperienza consolidata e la forza di un paio di rappresentanti.
Nelle categorie under pesantissima la defezione del nostro Claudio La Torre nell'under 12, inarrivabile al momento. Sarà lotta serrata tra gli azzurri e i belgi. Con probabile inserimento di outsider tedeschi. Nell’under 19 e 15 dovrebbe essere un discorso tutto tricolore, con le trappole Gonzales (Spagna) e Kwiatkowski (Germania) da non sottovalutare nell’U19 e Moreno (Spagna) e Hagenkötter (Germania) nell’U15.
Nella categoria ladies si lotta ancora per la posizione d’onore, troppo forte la Dieudonne. Alle spalle premono le restanti belghe, le francesi, la svizzera Baumeler e le nostre Forlani e Brillantino.
Il Team Event
Il “team event” rappresenta tradizionalmente il clou dei mondiali.
L’Italia è la nazione indubbiamente da battere, per storia, blasone e competitività, ma giocarsi il mondiale in terra straniera non è mai semplice, devi batterti contro tutto e tutti…
Nella categoria open i nostri avversari più temibili sono senza dubbio gli spagnoli, ma i padroni di casa e i maltesi stanno di rincorsa pronti ad approfittare.
Nei veteran, a parte l’inatteso flop di Manchester 2012, siamo andati sempre abbastanza spediti nella corsa all’oro. Spagnoli, belgi e greci restano comunque un campo minato zeppo di insidie.
Nelle categorie under siamo una corazzata. Squadre U19 e U15 blindatissime, nell’U12 dovendo giocoforza rinunciare al nostro atleta di punta dobbiamo metabolizzare il tutto e ritrovare il giusto connubio tra l’esperienza dei “veterani” della categoria e l’entusiasmo dei debuttanti.
Nella categoria ladies ci ripresentiamo ai nastri di partenza dopo due anni. L’obiettivo minimo è il podio.