Piero Capponi, è il solito intenso e combattuto campionato di Serie B. Che giudizio dai del rendimento della tua squadra, Subbuteo Grosseto?
"Sono personalmente molto contento della prestazione della squadra. Per tutti i miei giocatori era l'esordio assoluto nella categoria e abbiamo dimostrato a noi stessi che siamo da serie B".
In cosa pensi che la tua squadra sia mancata e in cosa ti ha sorpreso positivamente?
"Naturalmente è mancata un po' di esperienza. Siamo andati in vantaggio in 10 partite su 11 e potevamo avere qualche punto in più. Due gli aspetti positivi, un grandissimo spirito di gruppo e la perfetta integrazione di Paulo Gouveia".
Il girone di ritorno si annuncia particolarmente combattuto: quale è il traguardo che volete raggiungere visto l'andamento della fase appena conclusa?
"Il nostro obbiettivo è sempre lo stesso, mantenere la categoria. Veniamo dalla D con la stessa formazione e sarebbe già una grande soddisfazione".
Quale tra gli avversari ti ha impressionato di più e perché e da chi ti aspettavi un rendimento maggiore?
"Io sono un fan dei fratelli Espositio e del progetto di Varriale. Li ho dati tra i favoriti e sono sicuro che andranno in A (mi posso immaginare quanti scongiuri). Una menzione speciale per Giuliano Gazzoldi, un grande giocatore della serie B italiana. Mi ha sorpreso in negativo il sabato di Sanremo, ma la domenica hanno dimostrato di essere fortissimi. Calonico è senza dubbio il giocatore più forte della categoria".
A tuo avviso chi salirà in serie A e chi disputerà i playoff?
"Catania e Stabie in A. Spero di vedere un play off Lazio-Torino. Il gruppo di Tagliaferri è il più bello da vivere".
Come vedi la lotta in coda?
"Molto dura. Genova e Lugo sembrano spacciate ma faranno parecchi punti al ritorno. Per il terz'ultimo posto è inferno. Dietro a noi ci sono Sessana, Serenissima e Sanremo e sarà dura tenerle dietro anche al ritorno".
Uno sguardo alle altre categorie.
"Per quanto riguarda la A approfitto per fare i complimenti a Juanito Noguera e Alberto Mateos.
Sono straordinari e l'esperienza italiana li ha migliorati esponenzialmente. Sono felice per Efrem Intra che è tornato in A da grandissimo protagonista, sicuro che tornerà anche in nazionale. Seguo con affetto Sergio Ramos, che ha pagato la troppa pressione all'esordio in A. Spero per il bene del movimento nella vittoria delle Fiamme Azzurre (per la logica del ricambio) e nella salvezza dei Fighters che sono una meraviglia. In C posso solo essere felice per Firenze. Sono amici e si meritavano un fine settimana di soddisfazioni. Cito anche Monferrato (ogni anno saranno più forti) e i Black Rose. Li aspetto in B, le sfide con loro sono fra le più belle. Ho un debole per Cremona, sono andati maluccio ma si rifaranno al ritorno. Ne sono convinto".
Un giudizio sull'organizzazione del girone di andata e sul centro federale.
"Due aspetti molto positivi: la logistica e la tempistica dell'evento (la novità dei risultati online mi sembra fantastica ed ecologica visti i fogli che non si stamperanno mai più) da un parte e l'organizzazione della Stemar dall'altra. Stefania è un valore aggiunto e spero che il movimento se ne renda conto. Chiudo con una considerazione personale e una critica. La critica è legata allo stile della comunicazione, sia
scritta che verbale. Troppo da maestro ad alunni. Siamo adulti, anche parecchio, cresciamo anche su questo aspetto e assumiamoci tutti le nostre responsabilità. La considerazione: smettiamo di fare pubblicità. Finché non si faceva non era un problema non avere pubblico. Ora che la facciamo ci fa purtroppo capire che o inventiamo qualcos'altro o non siamo interessanti. Chiudo ringraziando Giuseppe Silvestri e Antonello Pizzolato per lo straordinario sforzo nella comunicazione e per avermi dato la possibilità di rispondere a queste domande".